— Di Christian Cinetto, Responsabile Comunicazione e contenuti di Namex
11 Giugno: al Gazometro si è parlato del futuro della rete (e del ruolo di NAMEX)
Namex cresce nei picchi di traffico, nel numero di consorziati e di afferenti, ma anche negli eventi in presenza. L’11 giugno siamo tornati al Gazometro per il Namex Annual Meeting, l’appuntamento che dal 2004 fa incontrare la comunità dell’interconnessione. Abbiamo toccato quota 700 partecipanti di oltre 270 aziende e registrato più di 250 incontri one-to-one.
Il titolo scelto “ Sesto Potere – Internet, for Better or for Worse?” si ispira ai titoli di film che hanno individuato nella stampa prima e nella TV poi i nuovi poteri che orientano la società.
Da un po’, ma oggi più che mai, è il momento di Internet.
Internet non è più un’infrastruttura, è un potere autonomo, trasversale a tutti gli altri. Un potere che, come ci ha mostrato Stefano Quintarelli, oggi si misura con la geopolitica digitale, tra sovranismi tecnologici, piattaforme globali e nuove linee di faglia internazionali.
Il panel dedicato ai cavi sottomarini – con Enrico Maria Bagnasco (Sparkle), Antonio Deruda, Renato Brunetti (Unitirreno) e Patrick Christian(Telegeography) – ha toccato vari punti, dagli investimenti finanziari al ruolo dell’Italia nel Mediterraneo, alle vulnerabilità reali o presunte. L’interruzione di un cavo, in certe zone, può avere l’impatto di un atto di guerra. Serve cambiare prospettiva: non sono solo asset tecnologici, sono asset strategici.
Abbiamo proposto un panel dedicato allo spazio, la prossima frontiera di Internet e per alcuni, la prossima scommessa per la propria azienda.
Moderato da Emilio Cozzi, con Paolo Nespoli, Tommaso Ghidini (ESA) e Luca Rossettini (D-Orbit) abbiamo scoperto che controllare l’orbita bassa non è solo affascinante: è fondamentale.
Stiamo acquisendo una nuova consapevolezza: non possiamo dipendere da sistemi satellitari extraeuropei per la connettività critica, soprattutto per la difesa. La buona notizia è che le nostre aziende possono (e devono) dire la loro anche nello spazio. Cloud interplanetario incluso.
Non possiamo negare che sia l’anno dell’AI, soprattutto degli LLM a disposizione di tutti. Stefano Epifani ci ha messo di fronte a una provocazione: Internet ha davvero migliorato la società? E l’AI sta aiutando o peggiorando le cose? Per chi lavora e investe nell’infrastruttura della rete, le scelte etiche si riflettono anche nelle scelte industriali.
Per Namex transita ogni giorno circa il 10% del traffico Internet italiano e ci rende un punto di osservazione, privilegiato. Il lavoro che sta portando avanti Flavio Luciani con l’Osservatorio Namex, ha mostrato oltre ai picchi del calcio, anche la fumata bianca del Conclave. I dati di traffico riflettono sempre più i comportamenti e i cambiamenti sociali.
Nei prossimi mesi ci ritroveremo a discutere ancora, in contesti più piccoli, ma aperti. Il futuro della rete europea si giocherà su diversi fronti: sovranità digitale, regolamentazioni, infrastrutture sottomarine e spaziali, sostenibilità economica del settore.
Come consorzio continueremo a promuovere spazi di confronto e dibattito, aperti e plurali.